IRA Mauritania: Ufficio Italia


La figura e la lotta di Biram Dah Abeid

Biram Ould Dah Abeid e' Presidente dell’IRA Initiative de Resurgence du mouvement Abolitionniste de Mauritanie, storica organizzazione che da anni si batte per l’abolizione di fatto della schiavitu' in Mauritania, gia' esponente di primo piano di “SOS Esclave” nel suo Paese, invitato in visita istituzionale di promozione e di solidarieta' in Italia, in particolare a Napoli, gia' in due prestigiose occasioni, tra il 01 e il 06 Ottobre 2011 e il 12 e il 18 Dicembre 2011. Tale visita, nell’ambito della quale e' stato promosso l’incontro con il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e sono stati organizzati eventi pubblici di sensibilizzazione, ha rappresentato un momento di particolare rilevanza per la promozione della campagna abolizionista ed anti-schiavista, in Mauritania ed in tutti i Paesi nei quali la pratica della schiavitu' è ancora tollerata, e per la formazione dell’opinione pubblica, napoletana e italiana, su una tematica di estrema rilevanza e drammaticita', che rappresenta una delle minacce piu' significative all’evoluzione dello stato di diritto e per una democrazia basata sulla liberta' e sulla giustizia, sulla tutela dei diritti umani e sulla valorizzazione delle pratiche nonviolente, ma della quale ancora si sa e si discute poco e su cui fatica a maturare dibattito ed interesse al di la' dei circuiti accademici e specialistici. L'incontro realizzato con il Sindaco di Napoli e le conferenze tenute nell'occasione della Giornata dei Diritti, presso la Facoltà di Sociologia dell'Universita' "Federico II" e il confronto con A. Zanotelli hanno consentito di realizzare tali obiettivi.

Il contesto ed i presupposti politico-istituzionali

L'incontro e la conoscenza della mobilitazione e della lotta contro la schiavitu' e per i diritti umani in Mauritania (e non solo) costituisce, per tutti i suoi connotati ed alla luce dei risvolti che viene ad assumere, un’occasione di conoscenza e cooperazione che si immagina foriera di ulteriore iniziativa e impegno da parte del Comune di Napoli e di tutte le istituzioni pubbliche e private della città, in linea con il nuovo corso inaugurato, sin dall’insediamento del 28 Maggio 2011, confermato con il discorso programmatico del Sindaco di Napoli nella seduta del Consiglio Comunale del 16 Giugno 2011, affinche' Napoli sia «ancora di più rispetto al passato Città della Pace, città proiettata in Europa ma saldamente ancorata nel Mediterraneo». Nella relazione programmatica per la Città di Napoli, si ricorda, in particolare, come giungano «dal Nord Africa venti di libertà e di democrazia che Napoli sapra' cogliere; Napoli da sempre e' città multi-etnica, Napoli applichera', nella sua assoluta profondita', l’art. 3 della Costituzione perche' non vi siano distinzioni non solo per quanto riguarda l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge ma [in particolare] perché non vi sia distinzione di nessun tipo, anche di razza e di sesso, ed anche per questo [...] Napoli sarà città aperta». Si colloca in questo spirito anche il contributo del Comune di Napoli al lavoro degli "Operatori di Pace - Campania" sul progetto di costruzione dei "Corpi Civili di Pace in Kosovo", quale ulteriore momento di condivisione e di scambio teso alla promozione dei diritti umani e alla valorizzazione della pace in quanto pace positiva

La lotta per i diritti umani al di la' dei confini nazionali

Com’e' noto, l’impegno di Biram Dah Abeid, anche nella sua veste di Consigliere presso la Commissione Nazionale per i Diritti Umani in Mauritania, va da anni in questa direzione: in un contesto nazionale, quello della Mauritania, in cui la schiavitu' e le pratiche schiavistiche sono state penalizzate solo nel 2007 ed in cui e' tornata al potere, con un colpo di stato, una giunta militare, a partire dal 2008, la sua iniziativa e il suo impegno hanno di fatto liberato oltre quaranta schiavi, portando il loro caso davanti alla Commissione ed alle competenti autorità giudiziarie e di polizia, e hanno consentito alla battaglia per la democrazia e contro la schiavitù di valicare i confini nazionali, suscitando eco e dibattito in diversi Paesi, in particolare Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Svezia, e mettendo in evidenza la particolare gravità della situazione sociale ed istituzionale nel Paese, le cui conseguenze possono avere profonde ripercussioni, in termini di stabilita' democratica e di tenuta dello stato di diritto, in tutta l’area nord-africana e sahariana. Basti considerare che ca. il 20% della popolazione mauritania e' vittima di pratiche schiaviste e che oltre l'80% degli schiavi è costituito da donne e bambine, costantemente vittime di vessazione e violenza

L'impegno degli operatori di pace per la costituzione dell'Ufficio Italia

In continuita' con l’impegno di Biram Dah Abeid e sulla falsariga della sua associazione “IRA - Mauritania”, al fine di dare ulteriore forza alla campagna per l’abolizione della schiavitu' e per la tutela dei diritti umani, la associazione di promozione sociale “IRA Mauritania - Ufficio Italia”, costituita nel Novembre 2011, ha dunque concorso alla costruzione e realizzazione del programma di visita di Biram nell’ambito della cinque - giorni partenopea e si propone di costituire un Ufficio Italiano dell’associazione anti-schiavista, affermandosi quale inter-faccia e moltiplicatore delle denunce e delle iniziative, di campagna e di mobilitazione, per i diritti umani e contro la schiavitu', a partire dalla Mauritania, e quale luogo ed istanza di sensibilizzazione civica e promozione sociale, con l’obiettivo di fare conoscere al pubblico italiano e, in particolare, partenopeo, il contesto sociale e politico della Mauritania e di attivare tutte le migliori esperienze di societa' civile e di pubbliche istituzioni che già operano per l’abolizione della schiavitu', per l’abrogazione, di norma e di fatto, di ogni pratica o trattamento inumano e degradante compiuto contro la persona umana e per la promozione piena ed effettiva di “tutti i diritti umani per tutti”, nella consapevolezza che un’autentica cultura di pace e la piena realizzazione di Napoli “Città della Pace” debbano necessariamente passare per un’intransigente opera di rispetto dei diritti umani e per una conseguente iniziativa di ispirazione nonviolenta. Promosso da "Operatori di Pace - Campania", "AIMA" e "Donne in Nero di Napoli", l'Ufficio Italia di IRA Mauritania e' oggi ponte naturale, tra Italia e Mauritania, e luogo di confronto e di scambio a sostegno della lotta per i diritti e contro la schiavitu'.

Proposte operative per l'Ufficio Italia

Coerente con questi presupposti, l’Associazione “IRA Mauritania - Ufficio Italia” ha gia' in programma, tra le sue iniziative, una missione di conoscenza e di scambio in Mauritania prevista nel Marzo 2012, al fine di approfondire quei legami di reciprocita' necessari al collegamento tra l’associazione mauritana ed il suo “Ufficio Italia”, nonché la realizzazione di una serie di eventi pubblici, sempre aperti alla Città e con la partecipazione del Sindaco e delle piu' rilevanti personalità sociali e istituzionali, sia nel periodo intorno al 10 Dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, anniversario della promulgazione della fondamentale Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ricorrenza dell’aggressione e dell’arresto (avvenuto il 13 Dicembre 2010) di Biram, insieme ad altri trenta militanti per i diritti umani, a Nouakchott, capitale della Mauritania, nella circostanza di una manifestazione nonviolenta per la liberazione di due ragazze in schiavitù, sia nel periodo del Marzo 2012, di rientro dalla missione dell'Ufficio in Mauritania, con l'obiettivo di approfondire i legami di conoscenza e solidarieta' tra la società civile italiana e la lotta abrogazionista di IRA. In questo senso, l'Ufficio Italia di IRA Mauritania ("IRA Mauritania - Ufficio Italia") continua la sua opera di assistenza, supporto e promozione delle attivita' di IRA Mauritania in riferimento alla tutela dei diritti umani e per la abolizione della schiavitu', al sostegno alle vittime della schiavitù e della tratta ed al supporto all’azione dei difensori dei diritti umani.